Quando a gennaio avevamo espresso la nostra perplessità relativamente a talune assenze di rilievo tra i candidati nei vari schieramenti non è che ci fossimo sbagliati poi di molto. Il gran rifiuto a scendere in campo di alcuni big tra i quali Pisapia ex Sindaco di Milano per la sinistra, Di Battista castigatore dei costumi per M5S ed in ultimo ma non ultimo l’ondivago Verdini ci avevano fatto pensare già allora ad una scarsa fiducia di detti personaggi sulla durata della legislatura.
Ed eccoci come per incanto ad una repentina capitolazione: tutti gli schieramenti ancorati alle proprie infantili posizioni hanno costretto il Capo dello Stato ad assumere il comando delle operazioni come se l’azione censorea di Napolitano si perdesse nella notte dei tempi. Ora ecco la domanda che tutti ci dovremmo porre: se l’agenda è dettata dall’Europa ed il Capo dell’esecutivo lo sceglie il Presidente della Repubblica, ma il Parlamento (2 rami) che cosa ci sta a fare oltre ad elargire lauti stipendi? Ecco pensiamoci correttamente ed onestamente e cerchiamo di condurre in un porto sicuro la nave Italia.