Home italia Presidenza delle Camere: prove generali di governo M5S-PD.

Presidenza delle Camere: prove generali di governo M5S-PD.

da lundax

di AS per LINSOLENTE.COM

L’inizio della discussione relativa alla presidenza del Senato e della Camera dei deputati non promette nulla di buono per il Centrodestra.

Le parole di Di Maio e dei 5 stelle su Paolo Romani sono di circostanza e di opportunità; pur essendo vero che il senatore è stato condannato ad un anno e quattro mesi di carcere per peculato, a causa del fatto che la figlia ha fatto un uso improprio di un cellulare del Comune di Monza, è altrettanto vero che Romani si è messo le mani in tasca ed ha risarcito il Comune medesimo per il danno subito, pertanto non si vede la ragione di un tale ostracismo, siamo di nuovo di fronte al solito moralismo strumentale.

I 5 stelle, affermando di non volere avere a che fare con Berlusconi e Forza Italia, dimostrano di non volere a che fare con nessuno, la loro strategia è molto semplice, fare finta di voler governare, per fare formare un governo CDX-PD rispetto al quale mettersi nella comoda posizione dell’opposizione totale.

Nel caso in cui ciò non dovesse verificarsi, il piano B prevede un governo M5S-PD nell’ambito del quale loro farebbero la parte del leone…, l’assonanza PD-M5S si è vista fin dalla scorsa legislatura, all’inizio della quale essi proposero come Presidente della Repubblica, l’ex deputato del partito comunista italiano Stefano Rodotà.

Quindi un loro accordo con il PD è molto più facile da raggiungere, rispetto ad uno con il CDX. Un siffatto Governo potrebbe portare alla progressiva dissoluzione del movimento, che, dopo averne dette di tutti i colori a tutti, si troverebbe a governare in una coalizione paragonabile a quella dei dilettanti allo sbaraglio.

Le esperienze di Parma, Roma, Livorno e Torino sono a dir poco disastrose, e portarle al Governo della nazione vorrebbe dire esporre l’Italia al rischio di un vero Default, che farebbe tremare tutta l’Unione Europea.

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