Ci sono nella vita momenti, occasioni in cui il pensiero corre così veloce che la penna, la tastiera non riesce a stargli dietro…
La morte di David Rossi a Siena, caduto dalla finestra del suo ufficio del Monte Paschi; un urlo nella notte, un tonfo violentissimo, il corpo esanime sul selciato.
Nella sua stanza solo la finestra aperta, non un biglietto di addio, nulla che possa far pensare ad un suicidio.
Dopo i primi rilievi gli inquirenti mettono subito in dubbio l’ipotesi che il Rossi si sia tolto la vita: la posizione del corpo e la distanza dall’edificio indicano che il corpo potrebbe essere stato spinto.
Le dichiarazioni della famiglia, della moglie che esclude assolutamente la possibilità di un gesto di auto lesionismo portano il magistrato, dopo lunghissime indagini a chiudere il caso perché David Rossi si è tolto la vita.
In questa repubblica delle banane dove un banchiere, un istituto di credito una qualsivoglia centrale di potere sono al di sopra della legge e possono decidere il destino di migliaia di cittadini inermi è forse il caso di porsi la domanda: e se domani toccasse a noi? Se fossimo noi per caso a trovarci di traverso sulla strada del rappresentante di qualche potentato?
Mala tempora e per questo tiriamo fuori la testa dalla sabbia, ora o mai più.
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