Noi italiani, un tempo grandi manifatturieri, ormai esportiamo solo spazzatura; rifiuti solidi urbani che paghiamo anche per dare vantaggi ad altri ma anche i castelli di sterco prodotti dalla politica e dai governi di coalizione onnicomprensivi.
Allucinante e devastante l’esperienza italiana che sta per essere abbracciata anche dalla Francia uscita dalle urne delle presidenziali.
Certo un prodotto di esportazione di bassissima qualità che certifica la mancanza di autentici leader e di idee politicamente condivisibili, la dimostrazione evidente che questa Europa, così come si configura è arrivata al capolinea incapace di incarnare desideri e necessità dei popoli membri.
La scelta di Macron caduta su Edouard Philippe altro non è che la riproposizione copia incolla del modello italico PD+Ncd con le conseguenze che tutti noi conosciamo; la Francia si avvia quindi ad affrontare le elezioni legislative di giugno con i partiti tradizionali allo sbando ed una opinione pubblica fortemente disorientata ed astensionista.
Tutto questo mentre la Germania, autentica padrona dei destini comunitari, si avvia a riconfermare la signora Merkel per un ennesimo devastante mandato.
