Home italia Elezioni Politiche 2018: chi ha veramente perso?

Elezioni Politiche 2018: chi ha veramente perso?

da lundax

 

di IG per LINSOLENTE.COM

Hanno perso i giornalisti. Manicheisti di professione che elargiscono patenti di onestà ai loro amici assertori di una sinistra ideale che vive solo sui media. Non si può essere “in” senza questo atto di fede. Diversamente si è irrimediabilmente “out” dal mondo radical chic.

Ha perso l’antifascismo e la guerra partigiana a scapito della vera storia di questo paese. Molti banditi, come i Salinari, fatti passare per eroi, tralasciando il sacrificio di tanti giovani che per lealtà si trovavano dall’altra parte.

Hanno perso i giudici sceriffi, mano armata dei pennivendoli. Sacri-fuochisti della rivoluzione. Dispensatori di patenti morali che in un disegno criminale per la democrazia hanno eliminato i nemici e salvato i sodali.

Hanno perso i padri costituenti, come Napolitano e Scalfaro, che si sentivano autorizzati nel ruolo a calpestare quella “Costituzione Repubblicana” che ritenevano come “cosa propria” spacciandola per “cosa nostra”.

Hanno perso i chierici sinistrorsi che pensavano di ripulirsi la coscienza rivendicando il primato del comunismo cristiano delle origini sorseggiando coktail in attici a “5 Stelle”.

Hanno perso i finti economisti a cui “gli amici” dicevano in un orecchio che ciò che era buono per loro erano i bisogni della gente.

Hanno perso gli intellettuali che con un “sei politico” si sono impossessati dell’istruzione per svuotare le menti e le coscienze dei giovani.

Ha perso il futuro, ovvero non esiste, spacciato per realtà virtuale.

Ha perso chi ha vinto.

L’euforico Di Maio-Masaniello figlio di tanti padri.

I giornalisti che lo sostengono per dare una lezione ai loro vecchi amici.

I magistrati bolscevichi che devono prenotare una visita oculistica, i preti mestieranti che pensano alla solidarietà.

Gli intellettuali che hanno iniziato un nuovo video-gioco: “le 5 stelle nella marmellata”.

 

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